mercoledì 15 dicembre 2010

Chuck Palahniuk, Invisible Monsters

DESCRIZIONE:
Shannon McFarland, splendida top model, dalla vita ha avuto tutto quello che si può desiderare: l'amore, la carriera, un'amicizia sincera. La sua esistenza viene però sconvolta quando, mentre sta guidando la sua auto, una misteriosa fucilata la raggiunge al volto, lasciandola orrendamente sfigurata e incapace di parlare. E da affascinante centro di attrazione Shannon si ritrova a essere un mostro invisibile, evitato da tutti, tradita dal fidanzato Manus e dall'amica del cuore, Evie. Ma tutto cambia quando in ospedale Shannon fa conoscenza con la Principessa Brandy Alexander, cui manca ancora solo un intervento chirurgico per diventare una vera donna. Brandy non solo la trascinerà in un viaggio delirante con il proposito di aiutarla a vendicarsi di Evie e di Manus, ma soprattutto le spiegherà come reinventare se stessa. E le insegnerà che niente e nessuno è mai quello che sembra a prima vista...

La lettura di questo romanzo, mi è stata consigliata da un'amica durante un viaggio insieme, dovendo per forza di cose, dover starmene buono buono per quattro ore in un vagone delle ferrorie dello stato...
L'unica pecca di questo romanzo è che scorre velocissimo, così che mi sono ritrovato in un batter d'occhio nella stazione della mia città. Lo stile narrativo di Palahniuk ti sconvolge, scuote i pensieri, li rimanda indietro e li riporta al punto di partenza. Praticamente un genio! E' tutto ciò che succede in questo viaggio, un flashback raccontato in prima persona dal "Monster", nel quale il lettore si ritrova di fianco alla narratrice, scorazzando di qua e di là tra gli alberghi, i centri estetici e le ricche case di fotomodelle. Quando bell'e buono ti sembra di aver capito qualcosa, ecco che Palahniuk, ti riporta indietro. "Vai a quella volta in cui..." e parte un altro ricordo, un altro viaggio...E' difficile staccar gli occhi da un libro così, e ragion per cui, presto mi ritroverò a divorare un altro capolavoro (così dicono) di Chuck, ossia "Soffocare".
Un autore così o lo ami, o lo odi, c'è poco da fare, ma su una cosa credo siano tutti d'accordo: è un genio della narrazione e della rappresentazione "grottesca" del mondo. Crudo, violento, fin troppo descrittivo nel presentarci scene di "cattiveria umana"... ma in fondo, mi chiedo, tutto ciò non fa parte di noi e di ciò che siamo diventati??!

martedì 14 dicembre 2010

David Foster Wallace: Una cosa divertente che non farò mai più (A supposedly funny thing I'll never do again)

DESCRIZIONE:
A un giovane scrittore viene commissionato il reportage di una settimana in crociera extralusso nei Caraibi. Lo scrittore è David Foster Wallace e la permanenza sulla "meganave" si trasforma in un'esilarante cronaca, ma anche in un acido ritratto dell'americano in vacanza, delle sue abitudini ottuse, della sua eleganza pacchiana e - naturalmente - della sua ricerca di un forzato e artificiale relax. La critica pungente, e insieme scanzonata, di questi «cittadini americani adulti e ricchi» è accompagnata da una sferzante ironia e da uno stile pirotecnico e piacevolmente dispersivo che confermano l'enorme talento di un autore, come è stato detto, «capace di scrivere veramente di qualsiasi cosa».

Ho letto questo libro di recente, e più che un romanzo è un saggio. Ma di quelli che lasciano a bocca aperta!
E' la fotografia dell'americano extralusso in crociera, sminuzzato nelle sue forme, nei suoi desideri, nelle sue mode e nei suoi modi di parlare. Wallace cattura l'attenzione del lettore, con una scrittura veloce, irriverente e al tempo stesso profonda. Si sofferma su particolari che potrebbero essere irrilevanti (come la lista di tutte le compagnie di navi da crociera!) e solo dopo comprendi il significato. Wallace entra nel cuore dell'america che si lascia abindolare dalla brochure, si lascia cullare propriamente dalle lusinghe...descrivendo personaggi e comapagni di viaggio davvero ridicoli (ma son certo, reali!) Una particolarità di Wallace sono le note. Sono appunti che rimandano alla narrazione stessa e il più delle volte comprono intere pagine, tanto che è lecito chiedersi "Ma devo leggerle tutte??!".
Ho conosciuto questo autore (deceduto purtroppo nel 2008 - suicida) grazie ad una persona della quale ora, non ricordo nemmeno il nome....
Intanto ecco alcuni commenti, presi qua e là dalla rete...

"Un libro assolutamente divertente, intelligente, ed a suo modo, come tutta l'opera di Wallace, infinitamente triste. Criticare Wallace per come utilizza la parola è come criticare Maradona quando giocava a calcio... impossibile. Ecco, piuttosto, se siete in procinto di andare in crociera, o ne avevate appena finita una e vi è piaciuta un sacco ... evitate di farvi del male e non compratelo! Almeno così non ci verrete a chiedere se lo abbiamo davvero letto."

"A volte divertente a volte riflessivo. Quanti messaggi ci ha mandato, perchè nessuno ha capito il dramma che avevi dentro di te?"

"Un libro spassosissimo da leggere, veloce ed estremamente acuto. Perfetto per chi ama ossrvare la gente (e criticarla un po'). Forse uno dei migliori titoli per avvicinarsi a queto scrittore appena scomparso, prima di buttarsi ne La scopa del sitema o Infinite Jest, molto più impegnativi ma anche decisamente appaganti."



Spazio letture e lettori

Da oggi il blog cambia volto. Inizialmente nato come blog di "Ad un passo da me", ora si evolve...
....dal momento siamo in tanti a divorare libri, mai paghi e insaziabili lettori, sarebbe interessante interagire scambiandosi opinioni sulle nostre letture...
L'idea nasce da un prestito.
Capita spesso che presti dei libri a qualche amico/a e di volta in volta, consiglio ora uno, ora un altro autore.
Una di queste volte, gradirei dei consigli anch'io :)

Dunque amici e non, iscrivetevi, condividete e lasciate commenti sui vostri autori preferiti o su di un libro che vi ha "rapito" in modo particolare...


 Sono d'accordo con chi sostiene che leggere è come viaggiare, senza l'incombenza dei bagagli...
:) e voi??!

sabato 16 ottobre 2010

Articolo relativo alla presentazione - "Officine Culturali" di Bitonto

http://www.bitontolive.it/news/news.aspx?idnews=4870

Ottobre piovono libri. Tommaso Occhiogrosso presenta il suo romanzo d’esordio

Il libro è stato presentato nell’ambito dell’iniziativa culturale che questo mese sta caratterizzando la città
di Michele Cotugno
Nell’ambito dell’iniziativa “Ottobre piovono libri”, il giovane autore Tommaso Occhiogrosso ha presentato il suo romanzo d’esordio “Ad un passo da me”. Nato a Bari nel 1978, ha partecipato a diverse edizioni del “Premio Nazionale di Poesia e Prosa Città di Bitetto”, ricevendo riconoscimenti per la silloge poetica “Dentro e fuori il carapace”. “Ad un passo da me” è la sua prima esperienza in campo narrativo.

Il libro è un’analisi introspettiva del protagonista, Berto, un ragazzo come tanti altri, che vive da solo nella sua condizione di single incallito, desideroso solamente di divertimento a tutti i costi, senza pensare alle cose serie. Fatica a vivere la propria vita, si ritrova continuamente ad osservare gli altri e a pensare col loro cervello, ad immaginar situazioni e pensieri, e condividere con loro frammenti di esistenza. Ma sarà un evento drammatico a cambiarlo: a seguito di una brutta caduta, si troverà improvvisamente su una sedia a rotelle. La vita sembra essere finita quel giorno, in quel luogo, in quell’istante. Ma, in realtà, sarà proprio allora che il ragazzo comincerà un percorso che lo porterà a scoprire la sua vera natura, il vero Berto, quella persona che avrebbe sempre voluto essere e non è mai riuscito a conquistare.

L’ambientazione scelta dall’autore non è casuale. Lloret de Mar, una delle capitali del turismo estivo dei ragazzi in cerca di divertimento. Città ideale dove collocare la vita frivola di Berto nella prima parte del romanzo, prima dell’incidente.

“La vera malattia è nella prima parte del romanzo. L’incidente lo aiuta ad alzarsi e a fare un passo verso se stesso”, ribadisce l’autore.
Occhiogrosso conclude annunciando uno dei messaggi che il lettore può estrapolare leggendo il libro: “L’errore più grande che possiamo fare è smettere di sognare e arrendersi agli eventi tristi”.


lunedì 9 agosto 2010

Recensione Di Chiara D'Amico

Clicca sul link e leggi la recensione di Chiara...lascia un commento...


http://blog.mylemon.it/2010/08/ad-un-passo-da-me/

venerdì 30 luglio 2010

Libri, che passione!: "Ad un passo da me", di Tommaso Occhiogrosso.

Libri, che passione!: "Ad un passo da me", di Tommaso Occhiogrosso.:
"'Ad un passo da me' di Tommaso Occhiogrosso Gruppo Albatros Il Filo, 2010 pp 156, brossura € 13,50 Berto è un ragazzo come tanti altri, vi..."

giovedì 10 giugno 2010

venerdì 4 giugno 2010

E tu che visione hai?!

Qualcuno forse leggendo la mia storia, potrebbe pensare che sia uno sfigato...appunto, sono senza figa! Che storia è mai questa allora! Non ci si può permettere il lusso di vivere un momento di debolezza, non ci è più concesso di crollare, né tanto meno cedere alla tentazione di "stare un pò spenti?". E già, in questo mondo dove tutto è perfetto, (nelle apparenze), dobbiamo fingere che ogni cosa sia al posto giusto, come pedine immobili, perchè in fondo ci mettiamo nel giro e ci lasciamo trasportare dal turbinio di emozioni.
Dicono che abbia una "visione pessimistica" della vita!
Io? Ma quando mai?!?
Sono giovane, più o meno brutto (e non dite che non abbia la stessa valenza di più o meno bello, perchè in fondo entrambi stanno a significare normale!), una vita davanti da vivere e tante, ma tante cose belle ancora da vedere....
...ma è qui il problema...
Visioni angolari...capitolo 16, per intenderci...
Nella mia condizione, era ben difficile poter credere in qualcosa.
Pessimista.
O forse cos'ero? Deluso. Sì, credo fosse solo delusione.
Ed era come vedere una realtà in bianco e nero, come un malinconico film di retequattro:
"I bellissimi", li chiamano, ma i tristissimi, sarebbe più opportuno.
Bene, in quel momento, le mie percezioni erano da "retequattro", beccavo solo quel canale e dunque un telecomando che m'aiutasse a cambiar sintonia, sarebbe stato inutile poichè la mia antenna riceveva solo quel segnale...oltre, solo puntini bianchi e neri ed un roboante frastuono di una frequenza mai trovata.
Ma se non ti decidi a chiamar un tecnico, resterai immobilizzato su retequattro - mi dicevo.

Ora finalmente ho buttato quel televisore...
i programmi a colori, sono tutta un'altra storia! Alla faccia di chi mi ha chiamato "pessimista"!
Basta cambiar tv...o bastava solo spegnere e buttar via quella che non andava più!

Non ha senso imbambolarsi e sperare che torni il segnale all'improvviso...i miracoli dalle mie parti non sono mai accaduti...
E voi che segnale avete? Come si vedono i programmi dalle vostre parti?!
Qual'è la tua visione??!
Buon proseguimento di giornata, con i tuoi PROGRAMMI!

Berto.

lunedì 31 maggio 2010

LA FAME DI CAMILLA - Sperare


In principio...

In principio vi erano delle certezze,
un programma da rispettare, un cammino segnato
ed una vita tutta da gustare.
In principio non conoscevo cosa fosse amarezza,
ignoravo le stagioni dell'uomo,
sorvolavo distrattamente su ciò che rende vitale anche un semplice
film, una canzone...
La gioia ed il dolore erano una cosa sola, sentimenti atrofizzati dall'abitudine.
Questo ero in principio e non me ne vergogno, per il semplice fatto
che il percorso di 'ritorno a casa' era dietro l'angolo,
era necessario farsi avanti e sbirciare angoli di vita angusti....

(continua)

Benvenuti!

Benvenuti nella mia pagina!
Mi presento...
Sono Berto, il protagonista di una storia come tante...
Per quale motivo sono qui?!
Beh, credo che far sentire la propria voce sia diritto di tutti, specie se si ha qualcosa
da raccontare...

Ecco cosa dice di me, il mio amico Filippo...

Che ci vuoi fare, quando sei in un posto e non hai molta volontà, pensi che quello

sia il luogo più bello!