martedì 14 dicembre 2010

David Foster Wallace: Una cosa divertente che non farò mai più (A supposedly funny thing I'll never do again)

DESCRIZIONE:
A un giovane scrittore viene commissionato il reportage di una settimana in crociera extralusso nei Caraibi. Lo scrittore è David Foster Wallace e la permanenza sulla "meganave" si trasforma in un'esilarante cronaca, ma anche in un acido ritratto dell'americano in vacanza, delle sue abitudini ottuse, della sua eleganza pacchiana e - naturalmente - della sua ricerca di un forzato e artificiale relax. La critica pungente, e insieme scanzonata, di questi «cittadini americani adulti e ricchi» è accompagnata da una sferzante ironia e da uno stile pirotecnico e piacevolmente dispersivo che confermano l'enorme talento di un autore, come è stato detto, «capace di scrivere veramente di qualsiasi cosa».

Ho letto questo libro di recente, e più che un romanzo è un saggio. Ma di quelli che lasciano a bocca aperta!
E' la fotografia dell'americano extralusso in crociera, sminuzzato nelle sue forme, nei suoi desideri, nelle sue mode e nei suoi modi di parlare. Wallace cattura l'attenzione del lettore, con una scrittura veloce, irriverente e al tempo stesso profonda. Si sofferma su particolari che potrebbero essere irrilevanti (come la lista di tutte le compagnie di navi da crociera!) e solo dopo comprendi il significato. Wallace entra nel cuore dell'america che si lascia abindolare dalla brochure, si lascia cullare propriamente dalle lusinghe...descrivendo personaggi e comapagni di viaggio davvero ridicoli (ma son certo, reali!) Una particolarità di Wallace sono le note. Sono appunti che rimandano alla narrazione stessa e il più delle volte comprono intere pagine, tanto che è lecito chiedersi "Ma devo leggerle tutte??!".
Ho conosciuto questo autore (deceduto purtroppo nel 2008 - suicida) grazie ad una persona della quale ora, non ricordo nemmeno il nome....
Intanto ecco alcuni commenti, presi qua e là dalla rete...

"Un libro assolutamente divertente, intelligente, ed a suo modo, come tutta l'opera di Wallace, infinitamente triste. Criticare Wallace per come utilizza la parola è come criticare Maradona quando giocava a calcio... impossibile. Ecco, piuttosto, se siete in procinto di andare in crociera, o ne avevate appena finita una e vi è piaciuta un sacco ... evitate di farvi del male e non compratelo! Almeno così non ci verrete a chiedere se lo abbiamo davvero letto."

"A volte divertente a volte riflessivo. Quanti messaggi ci ha mandato, perchè nessuno ha capito il dramma che avevi dentro di te?"

"Un libro spassosissimo da leggere, veloce ed estremamente acuto. Perfetto per chi ama ossrvare la gente (e criticarla un po'). Forse uno dei migliori titoli per avvicinarsi a queto scrittore appena scomparso, prima di buttarsi ne La scopa del sitema o Infinite Jest, molto più impegnativi ma anche decisamente appaganti."



1 commento:

  1. ....errata corrige: "più delle volte comprono intere", ovviamente COPRONO :)

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